Mirus vince la gara del Ministero degli Esteri: ad Atessa per girare lo spot con Tognazzi

Mirus vince la gara del Ministero degli Esteri: ad Atessa per girare lo spot con Tognazzi

Mirus vince la gara del Ministero degli Esteri: al via lo spot con Tognazzi.

Mirus, agenzia di comunicazione fondata a Pescara e con sedi a Roma, Milano e Macerata, si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione di una campagna di comunicazione che accompagnerà e supporterà la comunicazione della Dgcs (Direzione generale per la cooperazione e lo sviluppo) del ministero degli Esteri.
Risultato che conferma una stagione particolarmente fortunata per la Mirus, che nel 2015 ha già ricevuto il prestigioso 46mi Key Award, premio per i migliori spot televisivi con il lavoro per Biscotti Gentilini. Il bando per «l’affidamento di attività di comunicazione, promozione e media relations» previste per l’anno europeo per lo sviluppo è stato vinto dal gruppo Mirus con un progetto fortemente orientato alla multimedialità e al social, ma che prevede azioni anche sui media tradizionali (stampa, tv e radio) oltre che la promozione di eventi su tutto il territorio nazionale.

«E’ stata una competizione difficile sia per la molteplicità e complessità delle attività richieste dal bando sia per la qualità e notorietà dei competitor, tra i quali c’erano agenzie di portata nazionale e internazionale come Adn-kronos e tbwa», ha commentato Michele Russo, fondatore e amministratore del Gruppo.

Atessa è stata la location scelta per le riprese dello spot  tv per la cooperazione per la regia di Pierluigi Di Lallo, scritto da Francesco Spagnuolo, fotografia di Claudio Zamarion e musica di Giacomo Trovaioli, prodotto da Angelika Vision.

Gianmarco Tognazzi sarà il protagonista di questo filmato, della durata di 30 secondi: l’attore racconterà, attraverso un percorso guidato fatto di parole ed immagini, cosa fa la Cooperazione italiana ed internazionale nel mondo e il valore che essa costituisce per il nostro Paese.

Lo storico Teatro “Antonio Di Iorio” di Atessa- costruito tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, gioiello purtroppo sconosciuto anche a molti abruzzesi- è stato scelto come set per la particolare atmosfera che trasmette.