Export regionale di vino: in dieci anni raddoppiato il valore in Abruzzo

Export regionale di vino: in dieci anni raddoppiato il valore in Abruzzo

Export regionale di vino: l’Abruzzo è considerata una delle regioni in cui il vino si è imposto diventando un’eccellenza.

Coldiretti rende noto i nuovi dati Istat che vedono un exploit dell’ export regionale di vino che nel 2015 ha raggiunto i 138 milioni di euro, più del doppio rispetto a dieci anni fa quando il valore dell’export abruzzese era inferiore 61 milioni di euro.

Dopo lo scandalo del metanolo, che mise in ginocchio il settore vitivinicolo nazionale, il vino italiano è rinato arrivando a diventare il prodotto simbolo di un Paese che può essere considerato ora leader a livello mondiale. Un vero e proprio percorso di qualità di cui sono state protagoniste tutte le regioni italiane e, con una nota particolare, l’Abruzzo che, con il suo Montepulciano d.o.c. e d.o.p., può essere considerata una delle regioni in cui il vino si è imposto ed è diventato un must di riferimento.

L’Abruzzo ha infatti una filiera che costituisce il principale comparto agricolo regionale (21% dell’intera PLV, la più elevata incidenza tra le regioni italiane) e conta su oltre 32.000 ettari di vigneto specializzato (di cui 3.559 ettari a biologico) localizzati prevalentemente in collina, una produzione media di uva vinificabile attestata intorno ai 5 milioni di quintali all’anno a cui corrisponde un quantitativo medio di vino intorno ai 3,5 milioni di ettolitri (70% dei quali rossi, il restante 30% bianchi) per un totale di diciottomila aziende interessate sempre a più alta specializzazione.
Un settore in continua crescita che secondo le elaborazioni dei dati Istat di Coldiretti Abruzzo nel 2015 ha raggiunto il tetto di 138 milioni di €, esattamente il doppio di dieci anni fa quando l’export abruzzese aveva un valore di circa 61 milioni di €.

L’export riguarda in modo particolare paesi come la Germania, la Francia, il Regno Unito, gli Usa e il Canada, ma anche i nuovi mercati quali ad esempio quelli orientali.

“Il caso del metanolo rappresenta un esempio per tutto il sistema produttivo italiano della necessità di passare da un’economia basata sulla quantità ad un’economia che punta invece su qualità e valore” dice il direttore di Coldiretti Abruzzo Giulio Federici – Dobbiamo fare tesoro di quanto è avvenuto trenta anni fa e della Rinascita che ne è derivata, continuando a mettere in pratica un approccio sempre più attento nei confronti di qualità, specificità e distintività del prodotto vino, caratteristiche che hanno portato il vino abruzzese, con particolare riferimento al Montepulciano, ad essere apprezzato in tutto il mondo”.

(Fonte City Rumors)